pop tours blog
"La vita è un viaggio
e chi viaggia
vive due volte"
Omar Khayyam
Aiuto! Non si può viaggiare. Consigli spassionati per combattere la sindrome di Wanderlust in tempo di Covid

Soffri anche tu di astinenza da viaggi?
Per chi ha la valigia sempre pronta e l'anima sempre in check è devastante non poter viaggiare, non avere un programma di viaggio a cui pensare o vedere la scritta "prenotazione confermata".
Se dopo 1 anno in cui , tranne brevi parentesi, anche tu hai viaggiato solamente seduto sul tuo divano con i reportage di Kilimangiaro, se hai riguardato le foto di tutti i tuoi viaggi dalla 1° elementare al 2019, se hai ripensato a quante risate hai fatto quella volta che sei andato in gita in pullman con i tuoi amici, alle gite scolastiche più divertenti , se ti sei commosso al passaggio di un bus turistico vuoto , se hai avuto un colpo al cuore alla vista delle scie degli aerei che (nonostante tutto) solcano il cielo desiderando di guardare fuori dall'oblo' , se hai cercato compulsivamente nuove mete sconosciute o mari inesplorati su Google Maps, allora la risposta è una sola :
hai la sindrome di Wanderlust, ovvero sei in astinenza da viaggi.
A parte gli scherzi, dopo mesi di limitazioni, di isolamenti e di quarantene, passati a districarsi tra la mappa dei colori assegnati alle regioni, il viaggio inteso come esperienza è vissuto come un nuovo inizio, simbolo concreto di un ritorno alla normalità e della ritrovata libertà. Abbiamo tutti il desiderio di riprendere a vivere, di incontrare gli amici, di uscire a cena, di andare a teatro, di andare ad un concerto , di andare al cinema, di andare in palestra e sopratutto di riprendere a viaggiare. E se è vero che questo particolare periodo ci ha tenuti più distanti “fisicamente” è anche vero che ha riacceso ancor di più la voglia di condividere e di stare insieme.
Cosa fare per combattere l'astinenza?
Se qualcuno di voi conosce la cura è vivamente pregato di comunicarmela, la condividerò con tutti i viaggiatori che conosco. Nel frattempo , mentre aspettiamo che la vaccinazione proceda velocemente e che tutti si possa entrare in possesso del Digital Green Certificate per viaggiare liberi in ogni dove, vi indico quello che ho fatto io per combattere la sindrome :
- Ho pianificato viaggi che probabilmente non farò mai basandomi su prezzi di voli ai prezzi surreali i di questo periodo e offerte stracciate di hotel di tutto il mondo. Ho scoperto che, se fosse possibile, potrei prenotare una settimana alle Isole Lofoten con soli €500, voli , transfer e appartamento compreso.
- Mi sono registrata a tutte le newsletter delle agenzie di viaggi e blogger del mondo per rimanere sempre informata sulle novità . La speranza di ripartire molto presto è sempre viva in me.
- Ho guardato tutti i video di viaggi virtuali che ho trovato sul web promosse dai siti più autorevoli che avevano previsto le mie/nostre crisi di astinenza da viaggio e hanno provato a consolarci con questi "video effetto placebo". Che, detta fra noi, saranno anche la tendenza del turismo del futuro, ma io sotto questo aspetto rimango abbastanza conservatrice: preferisco sempre andare di persona in un luogo, voglio respirarne l'aria , assaporare i cibi tradizionali, rimanere abbagliata dalla bellezza dei paesaggi e usare tutti i miei 5 sensi per immergermi in un esperienza indimenticabile, che un video , per quanto ben realizzato, non potrà mai essere.
- Ho cercato su tutte le piattaforme come Netflix, Sky, Prime TV, Infinity , Now TV e chi più ne ha più ne metta, film, docufilm e documentari che abbiano per soggetto i viaggi in ogni parte del mondo. Mi sono addormentata in Alaska cercando di capire come si combatte un orso o in Turkmenistan sulle impronte dei dinosauri, ma mi sono risvegliata sempre nel mio letto...purtroppo.
- Ho suddiviso in tante buste con scritto il nome del paese di appartenenza le monete che ci sono rimaste dopo i nostri viaggi in giro per il mondo . “Se dovessi mai tornarci …” ho ingenti capitali che vanno dai €2,00 agli € 15,00 per ogni paese. Il dollaro (uno solo!) che ci rimase dopo il viaggio a New York del 1996 lo abbiamo incorniciato e non può essere imbustato.
- Ho controllato che le nostre valige fossero pronte per un utilizzo improvviso: sia mai che un giorno mi arrivi una mail con scritto "prenotazione confermata" e io debba essere pronta a partire immediatamente!
- Insieme ai miei figli e a mio marito abbiamo creato una Wish List di viaggi che forse non riusciremo a terminare nei prossimi 25 anni, ma c'è ancora spazio! E non passa giorno che vedendo luoghi a me sconosciuti o ispirata da mete insolite, io non pronunci la frase "mi piacerebbe tanto andarci "
- Ho chiesto ad una delle mie più care amiche di programmare il nostro viaggio dei 50 anni, anche se manca ancora mooooooolto (forse bastava scrivere moolto) tempo, e l'ho pregata di tenermi all'oscuro della destinazione , ma di dirmi solo 2 giorni prima della partenza cosa devo mettere in valigia. Così posso cominciare sin da ora a chiedermi dove andremo e la mia mente rimane occupata.
Non so se questo possa andare bene anche per voi, credo che ognuno abbia la propria cura personale.
L'unica cosa che so è che i viaggi sono la fonte più grande di serotonina, e non vedo l'ora di farmi un trip !!
SF
06/04/21